Artists, Patrons, and the Public: Why Culture Changes

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Recensione
Data pubblicazione: 
Settembre 2010
Titolo: 

Artists, Patrons, and the Public: Why Culture Changes

Autore del libro: 
Barry e Gail Lord
Indicazioni bibliografiche: 

Altamira, May 2010

Il 24 e 25 settembre 2010 Gail e Barry Lord terranno a Bologna il workshop Nuove Risorse per la Cultura, organizzato da BAM - Bologna Art Managers, in collaborazione con il Corso di Laurea Magistrale GIOCA - Graduate degree in Innovation and Organization of Culture and the Arts, con il patrocinio del MiBAC - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Artists, Patrons, and the Public: Why Culture Changes ci aiuta a capire esattamente cos'è che noi chiamiamo cultura e come la cultura cambia. Sono particolarmente colpita dal modo in cui gli autori intrecciano semplici definizioni di parole chiave e concetti che solitamente vengono dati per scontati senza cadere nella tautologia. Proprio per questo, fra le altre ragioni, penso che questo libro sia adatto ad un vasto pubblico, dagli specialisti di museologia e storia dell'arte fino al comune lettore.

Gli autori prima di tutto spiegano la differenza tra cultura materiale, fisica ed estetica, per poi, concentrandosi sulla natura estetica, dimostrare come l'arte convogli significati solo a chi già li possiede internamente. Includono nella loro analisi le arti visive, l'architettura e l'artigianato aiutando il lettore a carpire le specifiche differenze tra le diverse forme d'arte, basandosi sulla teoria secondo la quale, tutte le opere d'arte possono essere interpretate, ma comunque, ogni interpretazione si basa sulla comprensione della forma "sensuale", che si caratterizza attraverso le diverse variabili di forma, tecnica, medium e stile.

Con l'impostazione di precisi termini nei primi due capitoli, gli autori costruiscono una teoria che colloca la cultura estetica nella società, definendo il supporto alle arti e riportandone la storia. L'approccio con cui sviluppano questa teoria è nuovo e importante: i Lord tracciano la relazione tra il supporto alle arti e il surplus economico in una data società, definendo diverse forme di supporto e analizzando i diversi impatti di queste forme nella storia. Differenziando tra sostenitori dell'arte e pubblico generale, costruiscono l'idea di supporto alle arti come attività sociale.

I due capitoli sul supporto alle arti e la sua storia sono molto forti: la base teorica è addirittura legata alle motivazioni e alle linee guida che spingono gli artisti a creare opere d'arte, nella convinzione che i cambiamenti nelle arti, che spesso vengono definiti movimenti artistici, non sono certo cambiamenti di stile dal nulla, ma al contrario partono da una precisa risposta degli artisti al cambiamento culturale. Gli autori sono molto bravi a citare esempi pertinenti a supporto della loro tesi, soprattutto grazie all'enorme esperienza raccolta da Lord Cultural Resources nei 1800 progetti andati a buon fine negli anni di attività.

La teoria del cambiamento culturale viene poi strutturata meglio nel capitolo che propone i "Seven Principles of Cultural Change" legando insieme molte delle idee che circolano nel 2010 negli studi sociali, culturali e di gestione culturale, non per ultima la globalizzazione e l'asimmetria nella distribuzione di accesso alle fonti energetiche, che a loro volta influenzano fortemente la produzione culturale e i modi di propagazione della stessa.

Gli effetti sui valori sociali sono resi molto chiari, la comprensione delle differenze tra le diverse epoche storiche e la produzione culturale in ognuna di esse è molto interessante e costruisce, passo dopo passo, le motivazioni della cultura contemporanea, con un fondamentale e continuo riferimento all'esperienza personale degli autori nel gestire cambiamenti culturali in ogni parte del pianeta, con sempre crescente attenzione alle forme di intra-culturalismo, interculturalismo e multi-culturalismo in un mondo sempre più globalizzato e senza confini.

Infine, ciò che più lega la loro teoria al mondo dello sviluppo sociale ed economico, è il riferimento alla cultura, alla sua produzione e distribuzione, come parti integranti e fondanti della cosiddetta "knowledge economy", l'economia contemporanea e del futuro che si basa sempre di più sulla conoscenza e sulla capacità di sviluppare modalità creative di approccio alla produzione.

Questo libro è un contributo fondamentale alla nostra comprensione del mondo in cui viviamo e lavoriamo. Attraverso la descrizione, in termini pratici e concreti, della cultura estetica e della sua storia fino alla trasformazione odierna, gli autori forniscono al lettore una nuova consapevolezza del proprio posto in una cultura sia locale che globale e delle relazioni che si innescano con le istituzioni, ma anche coi prodotti stessi della cultura di cui si fa parte.
Traduzione a cura di BAM - Bologna Art Managers
Lord Cultural Resources è la più importante azienda al mondo di progettazione e consulenza in ambito culturale. Fondata a Toronto nel 1981 dai due co-presidenti Gail e Barry Lord, che seppero accorgersi del bisogno da parte del settore culturale di una pianificazione specifica. Lord Cultural Resources conta oggi più di 1800 progetti andati a buon fine in ben 45 diversi paesi, appartenenti a 6 continenti.