Data pubblicazione:
Settembre 2013
Nei progetti di innovazione che hanno vinto i concorsi e i bandi promossi negli ultimi anni, la cultura c'entra sempre, o come mezzo o come fine. Ma chi oggi fa innovazione non vive dentro al mondo degli operatori della cultura, pur nutrendosi di quei contenuti, di quelle competenze e di quell'immaginario. Il settore culturale – in particolare nelle sue espressioni più tradizionali come musei, teatri, archivi – esprime e produce innovazione con grande difficoltà: quando accade è episodica, marginale e dissipativa, realizzata cioè attraverso modi e percorsi che raramente contribuiscono a creare valore aggiunto proficuamente e in modo condiviso, a innescare cambiamenti nell'organizzazione, a migliorarne significativamente i comportamenti, i processi economici e le condizioni generali di sostenibilità.
Articolo pubblicato su "Vita Magazine", Settembre 2013