Memoria e territorio: nuove forme di museo virtuale

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Tipologia: 
Articolo
Data pubblicazione: 
Ottobre 2002
Elisa Giaccardi

Che cosa è un "museo virtuale"?
Col termine virtuale si intende comunemente una estensione del reale. Analogamente quando si parla di 'museo virtuale' si intende spesso un processo di duplicazione del museo reale e dei suoi oggetti museali reso possibile dalle tecnologie informatiche. L'espressione 'museo virtuale' è così diventata facilmente sinonimo di prodotti multimediali su CD Rom o di siti web capaci di offrire viste e visite inedite di uno specifico museo reale e del suo patrimonio di oggetti.
 
Duplicazione ed estensione del reale
 
La possibilità di duplicare digitalmente gli oggetti museali contenuti nel museo reale, insieme allo sfruttamento delle capacità associative dell'ipertesto e alle potenzialità visuali dei linguaggi multimediali o 3D, consente di rendere le informazioni testuali e iconografiche facilmente accessibili e consultabili.
Tutto ciò ha ovviamente favorito l'accrescimento della conoscenza e nuove forme di apprendimento. Le caratteristiche visive e interattive della tecnologia impiegata modificano infatti il modo in cui avviene la comunicazione, e promuovono forme di apprendimento e di elaborazione della conoscenza più immediate ed intuitive.
 
Ricombinazione e personalizzazione
 
Inoltre, grazie alla telematica, le possibilità di accesso interattivo al patrimonio di oggetti del museo reale si sono enormemente moltiplicate, aprendo nuove opportunità all'elaborazione della conoscenza. Massimizzare i giacimenti di immagini e di informazioni cui poter accedere attraverso il Web significa trasformare il museo in una sorta di 'enciclopedia mobile'. Rispetto al percorso obbligato dell'utente diretto di un museo reale, l'utente remoto di un museo virtuale può infatti cercare informazioni, combinarle e ricontestualizzarle in base ai propri interessi.
 
Prime forme del virtuale per il museo
 
Le prime forme del virtuale per il museo consistono pertanto in una possibilità di estensione del reale attraverso la duplicazione degli oggetti museali (il che equivale a nuove opportunità di accessibilità e a nuove modalità di comunicazione), e nelle possibilità di massimizzazione e ricombinazione delle informazioni e del loro contesto sulla base di percorsi personali (il che equivale a nuove forme di elaborazione e personalizzazione della conoscenza).

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