Mercato dell’arte e star system: quando il mercato si fa strategico

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Recensione
Data pubblicazione: 
Gennaio 2012
Titolo: 

L'economia dell'arte contemporanea

Autore del libro: 
Alessia Zorloni
Indicazioni bibliografiche: 

Franco Angeli Edizioni, Milano, 2011

Nato da una tesi di dottorato del 2005 e poi deposto in vista della pubblicazione di un libro dedicato alla gestione dei musei, il libro intitolato L'economia dell'arte contemporanea di Alessia Zorloni parla di mercato dell'arte e strategie di successo per gli artisti. Pubblicato dalla Franco Angeli Editore nella collana Pubblico professioni e luoghi della cultura, e accompagnato dal sottotitolo denso di promesse Mercati, strategie e star system, il testo non solo si configura come un perfetto manuale universitario per l'economia di settore, ma anche come una lettura interessante per comprendere le dinamiche economiche del mercato dell'arte contemporanea.

Il libro della Zorloni, che dopo anni di ricerca universitaria e consulenza oggi lavora per Boston Consulting Group, si propone come un ottimo compendio di quelli che sono i capisaldi della teoria economica tradizionale, certamente per i corsi universitari dedicati all'economia della cultura: sotto il profilo dell'economia dell'arte, il testo, dipanandosi sulla base dell'analisi del comportamento degli attori sotto il duplice versante della domanda e dell'offerta, offre una trattazione della materia che riesce ad essere esaustiva. Non senza qualche sorpresa e senza momenti di originalità.

Il testo, passando per alcuni capisaldi come la teoria economica sul mercato dell'arte - come quella del prezzo come segnale di qualità, la teoria economica delle aste, le motivazioni della domanda - sorprende per alcuni elementi nuovi: dall'inquadramento teorico del mercato dell'arte all'interno dell'alveo delle economie creative, alla segmentazione secondo una suddivisione fra generi (Alternative, Junk Art, Avantgarde e Classic Contemporary), che affianca le più classiche suddivisioni orizzontali realizzate in base al valore degli scambi. L'opera si determina anche per la caratteristica di non indulgere nelle riflessioni meramente teoriche e generaliste, ma per la volontà di presentare la materia nella sua concretezza attraverso i dati più aggiornati disponibili. I numeri e i paragrafi di carattere tecnico - come quelli dedicati al diritto di seguito, alle normative fiscali comparate per tutti i paesi europei - si presentano come strumenti imprescindibili al consulente come all'appassionato, per una conoscenza del mercato dell'arte contemporanea che si rivela materia sì affascinante, ma altrettanto complessa e delicata.

La parte più originale dell'opera è quella in cui la Zorloni traccia un profilo delle strategie di valorizzazione degli artisti, dove il caso di Maurizio Cattelan diventa lo spunto per definire i capisaldi di una teoria economica, che acutamente fa riferimento alla spettacolarizzazione dell'arte e all'influenza del sistema dei media sul valore delle opere. Qui l'autrice fornisce un punto di vista nuovo rispetto a quanto già offerto dalla letteratura di settore. La Zorloni esaurisce l'argomento proponendo una prospettiva finemente analitica e quindi critica delle strategie di valorizzazione dell'arte contemporanea messe in atto dai paesi europei e non, e dall'Italia in particolare.

L'opera, oltre che essere strumento tecnico, presenta anche momenti appetibili per i lettori generalisti e i semplici appassionati d'arte: l'appendice, infatti, raccoglie le quotazioni di una lista di principali artisti contemporanei, in una sintesi di informazioni rilevanti - dalla mostra museale principale al top score in asta, dalla galleria di distribuzione, dalla media di prezzo, fino a cosa è consigliabile comprare. E se è vero che l'arte è una passione, come sostiene la Zorloni, che passione sia, ma sempre numeri alla mano.