Dai Tagli alla cultura alle nuove politiche di sostenibilità per le organizzazioni culturali: una possibile strada per il fundraising nel settore culturale

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Tipologia: 
Articolo
Data pubblicazione: 
Dicembre 2011
Marianna Martinoni

Se fino a una decina di anni fa il tema del fundraising toccava solo marginalmente le organizzazioni operanti nell’ambito culturale, oggi la drastica diminuzione del ruolo predominante dello Stato nel sostegno alle arti e alla cultura pone come tema di sempre maggiore attualità la ricerca di fondi alternativi a quelli pubblici. L’esigenza di ideare nuove politiche di sostenibilità per ridurre la dipendenza dal finanziamento pubblico - che di fatto è ancora la fonte primaria di entrate per la maggior parte delle istituzioni culturali italiane – si fa pressante soprattutto se si considera che solo negli ultimi 10 anni l’entità dell’intervento statale nella cultura è diminuita del 30% e ancor di più guardando l’ultima manovra finanziaria e i tagli imposti agli enti locali.
In questo quadro, da qualche tempo è letteralmente esploso anche nel settore culturale l’interesse per il fundraising, ovvero l’insieme delle strategie e delle azioni che un’organizzazione non profit mette in atto per coinvolgere i propri potenziali donatori, pubblici e privati, al fine di generare un afflusso costante di risorse – finanziarie, materiali e umane – in grado di sostenere le proprie attività istituzionali e garantire il proprio sviluppo nel tempo.

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