Indisciplinarsi!

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Tratto da:
Bonini Baraldi S. 2009, (a cura di). Spunti per una Rivoluzione. Nuove voci dal Mondo della cultura. Milano, Franco Angeli pp. 82-91.

Tipologia: 
Articolo
Data pubblicazione: 
Gennaio 2010
Linda Di Pietro

I tempi sono maturi. 
Sempre più spesso artisti, opere e spettacoli, sfuggono ad una topografia che ne permetta la catalogazione di genere, spostando in continuazione le frontiere dei nomi, dando vita ad un'arte indisciplinare che rimette in circolo, su un terreno comune, elementi mutuati da diversi linguaggi del presente.

Gli artisti perseguono da anni una strada di ibridazione tra i vari settori, di sconfinamenti reciproci, di interazione e confronto. Questa tendenza dell'arte e della cultura - che non è una moda quanto piuttosto una presa d'atto di come nella società contemporanea non vi sia più traccia di grandi postulati da seguire ma rimangano pozzanghere di liquidità baumiana - richiede una trasformazione dei luoghi, delle persone, e delle istituzioni che a loro volta ne costituiscono il sistema di produzione, distribuzione e comunicazione.
Ne deriva che, per gestire un processo che si dedichi alla promozione dell'arte, si debbano re-inventare dei luoghi per la cultura dove si operi una continua mescolanza dei linguaggi e dove si pratichino percorsi di partecipazione, spazi flessibili, sinceri, democratici, multiculturali, contraddittori e audaci , luoghi di produzione piuttosto che di conservazione o mera fruizione, luoghi vitali e conviviali, magazzini-laboratorio, atelier creativi.

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