Per un calcolo della domanda potenziale sulla base di dati secondari

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Tipologia: 
Articolo
Data pubblicazione: 
Aprile 2007
Emiliano De Maio

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di proporre un modello di calcolo per la definizione quantitativa della domanda potenziale di un'istituzione culturale che si basi sull'uso di soli dati secondari. La finalità è quella di fornire al management delle organizzazioni della cultura, uno strumento di supporto nel processo di decision making, in grado di individuare un valore quanto più prossimo alla rappresentazione della propria domanda di pubblico potenziale. Si è cercato quindi, di definire una metodologia di valutazione che bene riuscisse a conformarsi alle specificità della situazione, in cui esso fosse stato applicato. Il metodo di calcolo, è stato costruito tenendo conto sia dei ruoli implicati nel processo dei flussi di fruizione, sia al tipo di relazione esistente tra le varie componenti che secondo il management dell'organizzazione in oggetto, ne influenzano i valori.
Per correttezza intellettuale bisogna comunque sottolineare, che per quanto il modello successivamente proposto, possa essere costruito sulla base di dati solidi, nonché provenienti da fonti attendibili e successivamente applicato correttamente, il risultato ottenuto dalla sua applicazione non potrà comunque essere considerato come misura indiscutibile, ma certamente come valida indicazione. Il principale motivo di questa precisazione risiede proprio in quello che si ritiene possa essere il punto di forza del modello proposto: l'utilizzo esclusivo di dati secondari. Una ricerca desk ha l'enorme pregio di poter essere realizzata a costi contenuti e volendo, con l'acquisizione dei corretti modelli e approcci di ricerca, compiuta anche da soggetti interni all'organizzazione; ma è innegabile che i risultati che essa offre, detengono un margine di errore intrinseco determinato dal fatto che le fonti utilizzate, spesso sono frutto di processi comparativi o distanti per tempo e spazio.
E' sembrato comunque utile tentare di costruire uno strumento per le organizzazioni culturali, funzionale ad individuare un valore quantitativo capace di rappresentare la dimensione della propria domanda potenziale. Ma soprattutto l'intento è stato quello di proporre un modello capace di valutare gli spostamenti della domanda in relazione alle variazioni di quei particolari parametri che il management di una istituzione, considera quali elementi in grado di influenzare la dimensione della propria fruizione.
 

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