"Pensare al museo". Spunti e riflessioni per una didattica incentrata sulle persone
Avrà sì e no una sessantina d'anni e cerca sempre posto in prima fila, fin dal primo incontro. E' molto attenta, riservata e allo stesso tempo desiderosa di condividere il tema proposto nelle Scatole del Tempo, un percorso di riflessione guidata sul senso e sui modi di conservazione delle memorie personali.
Non mi accorgo subito della croce appuntata sul bavero della giacca e, sapendo ben poco degli abiti degli ordini religiosi femminili, scopro soltanto con il passare dei giorni che è una suora. E' lì fra noi in un laboratorio di educazione museale, promosso dall'Università per la Formazione Permanente della mia città, per imparare a riordinare e a valorizzare le memorie, sue e delle consorelle, che rischiano di andare perdute.
Si congeda nell'ultimo incontro con queste parole: "Ho capito che è un sentimento di falso distacco dal mondo quello che ci porta a non voler lasciare traccia di noi come suore. In realtà credo che dare spazio e memoria alla nostra esperienza di vita sia un "dono" che completa e dà ulteriore significato alla nostra scelta". Sono i pensieri condivisi, come in tal caso, che rendono unici i percorsi di questo tipo di didattica.