Valorizzazione del patrimonio artistico e culturale attraverso la comunicazione integrata e multicanale: il caso multimuseo

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Tipologia: 
Articolo
Data pubblicazione: 
Maggio 2003
Elena Cigliano

L’Europa, e in particolare l’Italia, possono vantare una posizione di primo piano in termini di ampiezza e ricchezza del proprio patrimonio culturale e in questi ultimi anni sempre maggiore è la consapevolezza che il settore dei Beni Culturali è una preziosa risorsa sia dal punto di vista sociale che economico.
 
In questo quadro, le nuove tecnologie della comunicazione cominciano a penetrare nelle istituzioni culturali e fanno intravedere possibilità inattese, perché le politiche culturali del Terzo millennio non possono in alcun modo prescindere dalla terza grande rivoluzione industriale, dalla rivoluzione digitale. I fenomeni culturali sono, quindi, sempre più segnati dall’avvento delle tecnologie della comunicazione. In presenza di dette tecnologie, la cultura si arricchisce di connotazioni e si apre a nuove possibilità. L’utilizzo della multimedialità applicata ai Beni Culturali va vista come un’opportunità: l’opportunità di estendere la fruibilità superando i confini geografici, di fare arrivare le ricchezze dell’arte e della cultura laddove non arriverebbero, la possibilità di farle vedere e conoscere senza doverle spostare fisicamente.
 
 
Per affrontare il rapporto esistente tra patrimonio culturale e tecnologia, quale veicolo di conoscenza e valorizzazione della cultura, occorre definire innanzitutto a quale classe di oggetti associamo questi termini. Parlando di “patrimonio culturale”, si pensa innanzitutto ad opere d’arte quali quadri, affreschi, sculture, monumenti: così facendo tuttavia si trascura buona parte dell’effettivo patrimonio artistico e culturale, poiché oggigiorno vengono considerati beni potenzialmente da tutelare dal punto di vista legislativo anche tutte le opere prodotte dall’uomo negli ultimi cinquant’anni, dai primi apparecchi radio alle automobili del dopoguerra, dai primi elaboratori elettronici ai prodotti del Design Industriale, dai jeans ai primi filmati e registrazioni video televisive.
 

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