Le due facce della fruizione museale
E’ stata recentemente presentata una ricerca promossa e finanziata dalla Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia e realizzata dalla Fondazione Fitzcarraldo sul pubblico di dieci musei della Lombardia.
I risultati dell’Indagine sul pubblico dei Musei Lombardi (in corso di pubblicazione per la collana “Ricerche e Strumenti” della Regione Lombardia) si possono leggere in una duplice prospettiva: da un lato si delinea un profilo di fruitore museale che si conferma come “socialmente situato”, quasi cristallizzato se lo si ritrae attraverso i tradizionali descrittori socio-demografici (titolo di studio, categoria professionale, età, genere) dall’altro appare invece più frammentario e sfuggente nella componente motivazionale, impulsivo benché non sprovveduto nelle scelte, capace di ascoltare sia la componente cognitiva sia quella emozionale nella valutazione complessiva dell’esperienza, più orientato a deideologicizzare l’atto del consumo culturale che a connotarlo come simbolo di stato.