Quale cultura per una terra di confine?

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Tipologia: 
Articolo
Data pubblicazione: 
Settembre 2002
Antonio Lampis

Da alcuni anni l'intervento pubblico della Provincia autonoma di Bolzano ha sperimentato processi per stimolare i consumi culturali, in un contesto del tutto particolare. Difatti la compresenza di tre lingue e tre riferimenti culturali, la diffusione capillare di un associazionismo culturale diffuso, ma di impianto tradizionale e spesso conservatore, la pressoché totale assenza dell'impegno aziendale a sostegno della cultura rendono la situazione della provincia di Bolzano alquanto emblematica, giacché tale realtà, riporta, nel piccolo, diversi aspetti che contraddistinguono altri territori e la stessa unione europea, specie per il rapporto diversità-unità.
 
Il panorama complessivo vede una spesa pro capite relativamente alta rispetto alla media nazionale, una capillare e massiccia attenzione alla conservazione del patrimonio, che ha reso il territorio conservato in maniera esemplare, ben oltre gli standard europei. Ancora carente è invece l'intermediazione tra il patrimonio e la comunità, in linea con lo sviluppo tardivo del dibattito in Austria e in alcune regioni del nord italiano. L'elevato intervento pubblico e` apprezzato dalla popolazione, ma rivolge alla promozione culturale proporzioni di spesa ancora migliorabili, considerato il dato di partenza storico sociale, che porta solo ai tempi recenti lo sviluppo di consumi culturali diffusi, soprattutto nel settore dello spettacolo dal vivo professionale, per il quale oggi sono finalmente disponibili le strutture.
 

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