Organizzazione, sovvenzioni e pubblico negli anni della Fondazione del Piccolo Teatro di Milano
Nel periodo 7-11 maggio 2001 si é tenuta a Gargnano la consueta settimana di studi teatrali organizzata e coordinata dal prof. Paolo Bosisio dell'Università di Milano. L'argomento riguardava questa volta il Piccolo Teatro di Milano. Anticipiamo qui un breve estratto della relazione presentata, nell'ambito di un gruppo di ricerca del DAMS torinese, nella settimana di Gargnano. La figura di rilievo su cui si è incentrata la più estesa ricerca è quella di Paolo Grassi, personaggio decisivo ma sinora poco studiato della scena italiana del secondo dopoguerra.
Non tutto il teatro avviene sulla scena o attorno a essa. Esistono nella nascita del Piccolo molte trame sottili che si intrecciano sullo sfondo di una comune volontà nel voler rifondare il teatro in Italia nel secondo dopoguerra. E non hanno casa solo tra quinte e palcoscenici. Paolo Grassi ne raccoglie molte di queste e le enuclea, in modo sistematico, nei suoi diversi scritti, soprattutto, ma non solo, nelle critiche e nelle cronache drammatiche che va scrivendo sul quotidiano milanese l'"Avanti"! dall'aprile del 1945 al maggio del 1947. Testimonianze di un deprimente stato dell'arte ed anche dichiarazioni di una lucida volontà tesa a promuovere un rinnovamento della scena nazionale utilizzando come strumento d'indagine e di riflessione pubblica, la palestra del quotidiano socialista. Persuadere e trasformare. Sono i due verbi e le due azioni che sottendono alla pratica dello scrivere di Paolo Grassi. Persuadere che i tempi sono maturi per un cambiamento, che lo slancio progressista della Liberazione va perseguito in campo teatrale rinnovando il repertorio e trasformando il teatro all'antica italiana in un teatro d'impresa al passo coi tempi.