Corsa ad ostacoli
"Onorevole Vitruvio, mancano poche settimane all'inaugurazione del Teatro voluto dall'Imperatore Vespasiano ed io non ho che 50 coppie di lottatori tutti allenati alla maniera dei Traci.
Come accontenteremo l'Imperatore Tito, avendo egli richieste 5.000 bestie per i giochi inaugurali? Penso con nostalgia ai nostri attori ed ai loro giochi mimici ma anche avere gli spettacoli deserti non era piacevole.
Ti ricordo che ho sempre bisogno di lottatori anche allenati alla maniera dei Sanniti purché ci sia spettacolo per l'inaugurazione, ho fiducia in Tito e penso che con questo nuovo anfiteatro ci sarà più lavoro per tutti"
(da una lettera di un impresario romano del 79 d.c.)
Tutto sommato dal 79 d.c. ad oggi mi sembra che non sia passato tanto tempo se il nostro lavoro è sempre un po' quello di Wolf di "Pulp Fiction" ossia risolvere problemi. C'è sempre un progetto che parte e poi una serie di passaggi per realizzarlo, ma sulla strada miriadi di ostacoli da superare.
Ecco se mi chiedessero ad una cena che lavoro faccio potrei rispondere che risolvo problemi.
Ma non voglio assolutamente lamentarmi, mi piace il mio lavoro e l'ho scelto perché spesso mi da' la sensazione di non lavorare (non male per un napoletano) ed inoltre la possibilità di lavorare al fianco di persone mediamente più ricche d'animo.
Ma soprattutto, la materia del mio lavoro è splendida.
Curo la promozione e l'organizzazione della Compagnia Libera mente di Napoli, in particolare mi occupo della vendita degli spettacoli e della logistica. Il fatto che tutto ciò avvenga in una sola stanza mi permette di coordinare meglio il mio lavoro con quello degli altri e soprattutto di vivere in un sistema di mutuo sostegno