High Tech High Touch
Alvin Toffler è particolarmente efficace nel coniare neologismi o etichette che definiscono concetti o tendenze di un mondo in magmatica evoluzione. A lui si deve, alla fine degli anni ‘70, la definizione del termine “prosuming” (che definiva il fruitore come parte attiva in un processo di erogazione e consumo di un determinato prodotto artistico) e a lui si deve l’avere indicato come “high tech” e “high touch” rappresentino due aspetti, solo apparentemente in contraddizione, dell’epoca moderna: il prevalere della tecnologia e della virtualità da un lato e dall’altro del bisogno del contatto personale.
La prospettiva del libro è quella di fare una ricognizione delle professioni culturali che stanno nascendo o si stanno evolvendo proprio a causa dell’intreccio sempre più stringente tra nuove tecnologie e nuove modalità di relazione tra produttori e fruitori.
Brand Manager, cool hunter, esperto in comunicazione e pubbliche relazioni, manager culturale, mediatore culturale sono solo alcune delle professioni che si inseriscono all’incrocio tra cultura, società, tempo libero, mercato, tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Per ogni profilo professionale gli autori hanno cercato di rispondere alle seguenti domande: chi è, cosa fa, quali devono essere le sue conoscenze e quale il percorso formativo.
Il libro è un utilissimo passepartout per chi vuole chiarirsi le idee su profili, competenze, opportunità professionali in ambito culturale.
Indice dei contenuti
1. High Tech High Touch. Professioni culturali emergenti
2. Nuovi Scenari
3. Nodi e Modi
4. Le professioni culturali emergenti:
- Animatore
- Arteterapeuta
- Brand Manager
- Cool Hunter
- Deejay
- Educatore ambientale
- Esperto in comunicazione e pubbliche relazioni
- Location manager
- Manager culturale
- Manager turistico
- Media educator
- Mediatore culturale
- Operatore Beni Culturali
- Manager progettista parchi di divertimento
- Professioni del web