Ostacoli alla mobilità e possibili soluzioni: uno sguardo alle performing arts in Europa
Quando si affronta il tema della mobilità internazionale di artisti e operatori nell'ambito dell'Unione Europea uno dei principali testi di riferimento è "Study on impediments to mobility in the EU live performance sector and on possible solutions", curato da Richard Polacek e pubblicato nel 2007 da Pearle*.
Il testo costituisce il risultato di uno studio condotto nel corso del 2006, Anno Europeo della Mobilità dei Lavoratori, come parte del progetto Mobile.Home, sostenuto dalla Commissione Europea, nell'ambito del quale è stata prodotta una serie di "ritratti digitali" (interviste disponibili in Rete) di artisti "mobili" ed è stato attivato un servizio di help desk telefonico e via e-mail (giugno – ottobre 2006) che offriva supporto e consulenza gratuita ad artisti e operatori. Questo articolo si propone di sintetizzare i punti principali del testo di Polacek e di proporre alcune riflessioni a due anni dalla pubblicazione di un testo che rimane ancora attuale anche perché, purtroppo, gli ostacoli individuati non sono ancora risolti.
"Mobilità" per le performing arts: ovvero...
L'assenza di dati statistici ufficiali e la molteplicità delle possibili forme di impiego e contrattuali, dipendenti dalle legislazioni nazionali dei singoli Stati membri dell'Unione, rendono particolarmente difficile indagare il tema della mobilità. È comunque possibile individuare una prima distinzione di massima tra principali esperienze di "mobilità" e i suoi protagonisti nell'ambito dello spettacolo dal vivo:
- singoli artisti e professionisti delle performing arts, impiegati (secondo diversi inquadramenti contrattuali) da organizzazioni con sede in un altro Paese UE, impiegati da una compagnia con sede nel proprio Paese in occasione di tournée all'estero, oppure attivi come lavoratori autonomi in un altro Paese;
- compagnie e organizzazioni di spettacolo dal vivo, attive per periodi più o meno lunghi in uno o più paesi diversi dal proprio;
- teatri, festival, teatri d'opera, gallerie d'arte e altre "venues", che possono ospitare artisti o compagnie di altri Paesi.