Visioni by Renault: marketing della cultura o cultura per il marketing?
La nota casa automobilistica francese ha da diverso tempo scelto come pay off pubblicitario la frase “creatori d’automobili”. Quest’aggiunta al logo sembra avere una forte connotazione artistica, di “creatività” per l’appunto, mostrata dal produttore francese anche con le diverse incursioni nel mondo culturale degli ultimi anni, a volte in qualità di sponsor, a volte di committente di eventi ad hoc.
Il tema delle sponsorizzazioni culturali è ampio, tortuoso e difficile da rendere omogeneo. I paesi anglosassoni, con la loro filantropia, da tempo hanno dimostrato che l’intervento dei privati, tanto in qualità di singoli cittadini che di aziende, sia necessario allo sviluppo sociale, alla continuità culturale di una comunità e più estesamente di un Paese. L’Europa del welfare ha sempre usufruito dei finanziamenti pubblici, spesso a pioggia, ma la società del benessere, “ricca” anche di tempo libero ha visto estendere la propria domanda culturale. Le casse pubbliche mostrano segni d’insufficienza. La realizzazione dell’offerta culturale sembra dover essere messa invariabilmente sul mercato, sostenuta dai consumatori e dalle sponsorizzazioni private. Le aziende iniziano a riconoscere il potere del canale pubblicitario culturale ed iniziano ad utilizzarlo intelligentemente. Le sponsorizzazioni non sono altro che operazioni di marketing: in una parola di “promozione”