Dalla didattica dei musei all’educazione al patrimonio culturale. Significato e risultati del progetto museiscuol@

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Tipologia: 
Articolo
Data pubblicazione: 
Novembre 2004

In stretta relazione con il trasformarsi del ruolo che ciascuna società ha attribuito al museo, sono state date, nel corso del tempo, differenti letture della sua missione educativa. La centralità della funzione rimane però inalterata e viene oggi sottolineata nei principali documenti di riferimento istituzionale, a livello globale e locale.
 
Se Ludovica de’ Medici sostenne l’apertura degli Uffizi “per ornamento dello Stato, per utilità del pubblico e per attrarre forestieri” e Pietro il Grande, qualche anno prima, aprì il suo Gabinetto “affinché il popolo veda e si istruisca”, è nel corso dell’Ottocento, sull’esempio del Louvre, che prevale una nozione diversa e la funzione educativa del museo trova espressione nella formazione del gusto, nella divulgazione scientifica, nella diffusione della cultura.
In Italia, in particolare, la dipendenza dei musei e dei parchi archeologici dal Ministero per la Pubblica Istruzione li colloca, per un lungo periodo, a fianco e a complemento della scuola. Non si discostano da questa prospettiva i Musei Civici, sorti e sviluppatisi su basi notoriamente diverse. Questa visione è stata messa in discussione solo sul finire del Novecento, quando si inizia a studiare e definire meglio il medium museo, conoscendone le caratteristiche che gli sono proprie.
 

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